L’Italia non aggancia il rally immobiliare – MilanoFinanza.it
Ancora una rilevazione sui prezzi immobiliari nazionali con il segno – in contrasto con le economie europee che non hanno mai abbandonato questo mercato fondamentale per la crescita e la tenuta dei conti. Lo sconsolante trend negativo, seppur compensato da un lieve aumento delle transazioni, comporta forti perplessita’ nell’investimento immobiliare, soggiogato da un’imposizione fiscale sproporzionata e inaccettabile. L’unico segnale di inversione e’ l’opzione della cedolare secca nell’ambito delle locazioni, opzione che ha dimostrato la riduzione del gap tra tassazione prevista e pagata dai contribuenti; in pratica riducendo di molto la precedente evasione fiscale. Da sottolineare che tale opzione ha comportato per le casse erariali un notevole incremento sulle entrate del comparto. Insomma, l’ennesima dimostrazione che non basta incrementare le aliquote sugli imponibili per sperare di ottenere maggiori risultati economici. Anzi, sarebbe da ricordare che la riattivazione della filiera immobiliare promossa da una revisione fiscale, comporterebbe notevoli vantaggi non solo dalle maggiori transazioni immobiliari, ma anche dai nuovi corrispettivi delle numerose imprese che opererebbero nel settore, oltre che costituire un concreto contributo positivo sull’occupazione.
Oggettivamente i continui ribassi dei valori su un mercato che per riferimenti culturali e paesaggistici rappresenta caratteristiche uniche nel panorama internazionale, non puo’ che rappresentare una garanzia su un probabile recupero dei prezzi nel medio termine, anche considerando che il deterioramento del parco immobiliare dovuto al mancato riutilizzo originato dai trasferimenti di proprieta’, sta determinando un vuoto che inevitabilmente dovra’ essere colmato. Il tutto abbinato con l’auspicabile modifica strategica delle politiche fiscali che, dopo semplici verifiche contabili, dovranno inevitabilmente essere riviste.
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