L’ERRORE SCATURENTE DA UNA STIMA CALCOLATA DA VALORI TABELLATI

Talvolta, su alcune pubblicazioni anche non specificatamente tecniche, si leggono dei valori tabellati di prezzi unitari di immobili suddivisi per macro zone e condizioni manutentive.  Risulta evidente che tali valori assumono un ruolo orientativo approssimativo non potendo cogliere
nel dettaglio le specifiche condizioni di ogni immobile. Semplficare elementi significativi come la collocazione, la vetusta’, composizione e l’esposizione di un immobile possono condurre di per se’ ad approssimazioni importanti in grado di falsare per buona parte il valore calcolato. Se a cio’ aggiungiamo il valore aggiunto degli specifici gradi di finitura e delle personalizzazioni degli ambienti e degli impianti caratteristici di ogni immobile e totalmente sfuggenti ai dati tabellati, il margine di errore sulle stime cosi calcolate sono tali che potrebbero ridurre considerevolmente il valore di vendita ottenuto o imporre dei tempi molto piu’ lunghi (se non infiniti) alle successive trattative di vendita. Algoritmi matematici e risultati statistici, se non opportunamente interpretati da un conoscitore delle esigenze di mercato, possono condurre a pericolosi errori di valutazione inficiando pertanto le attese di vendita previste.

Prima di mettere in vendita il tuo immobile,
ti sei  chiesto se:

• Il prezzo che vuoi richiedere rappresenta il giusto compromesso tra il massimo realizzabile e il rispetto dei tempi che prevedi per l’operazione?

• La tua valutazione raccoglie consapevolmente tutte le rispondenze tecniche che la giurisprudenza prevede?

• Tra pregi e difetti del tuo immobile, esiste qualche elemento che qualora corretto, aumenterebbe le probabilita’ o migliorerebbe le condizioni di vendita?